Per un appassionato bugattista doversi ritirare dalla più importante manifestazione riservata alla “marque”, causa il guasto della propria vettura, è la circostanza più temuta.
Solo chi ha provato a mettere la propria auto sul carrello, per riprendere la strada di casa prima del tempo, sa quanto sia avvilente.

Gossip & Curiosità del Raduno

Maremma | 23-30 Maggio 2009
International Bugatti Meeting 2009

Per un appassionato bugattista doversi ritirare dalla più importante manifestazione riservata alla “marque”, causa il guasto della propria vettura, è la circostanza più temuta.
Solo chi ha provato a mettere la propria auto sul carrello, per riprendere la strada di casa prima del tempo, sa quanto sia avvilente.
Per questo, martedì 26 maggio, quando la sua T35 B ha rotto la pompa dell’acqua senza poter ripartire, tutti i partecipanti hanno manifestato il loro rincrescimento a Oscar Meier, sorprendentemente l’unico a non apparire avvilito.

Il mattino seguente, all’ora del via, l’architetto svizzero e la sua compagna, Kateřina Batouškova, si sono presentati – raggianti – a bordo di una Bugatti T13 Brescia. Tra lo stupore generale, i due hanno spiegato che la nuova vettura era appena stata finita di restaurare nell’officina di Sandro Bergami, uno dei meccanici al seguito della manifestazione.
Nella notte Bergami ha organizzato il trasporto della “Bugattina” da Robecco Pavese a Castiglione della Pescaia, consentendo all’equipaggio svizzero di non perdere neppure un minuto del raduno internazionale.

– Nel mese di marzo, una coppia di coniugi tedeschi aveva ritirato l’iscrizione della propria T35 dal Bugatti International Meeting: «Mia moglie partorirà a fine maggio – aveva riferito con rammarico il bugattista – non possiamo proprio venire».
Qualche giorno prima dell’inizio della manifestazione, al Bugatti Club Italia hanno ricevuto un’eccitatissima telefonata da Monaco di Baviera: «Il parto è avvenuto con qualche giorno di anticipo e nostra figlia sta bene; tutti e tre parteciperemo al raduno».
Salomè, all’età di soli 14 giorni (il 23 maggio) è così diventata – senza possibilità di discussione – la più giovane partecipante di questo raduno Bugatti e, probabilmente, di qualsiasi altro raduno mai organizzato.

– Al raduno internazionale Bugatti hanno preso parte due star dell’automobilismo d’epoca: Bruno Ferrari e la sua Tipo 37, vincitori della Mille Miglia 2009. Il pilota della Scuderia Brescia Corse, per l’occasione accompagnato dalla moglie Giulia (al posto del figlio Carlo, copilota da competizione), ha voluto concedere una settimana di riposo, ad andatura turistica, alla sua compagna di avventure azzurra (o meglio color blu Francia).

– Ettore Bugatti amava progettare modelli di vetture destinati a capi di stato e Case reali. Tra le versioni più ambite, c’era la Tipo 57, una lussuosa berlina di rappresentanza con motore otto cilindri in linea da tre litri: tra gli acquirenti, nel 1938, ci fu la famiglia reale del Liechtenstein. Nel rispetto della tradizione, questo esemplare, tramandato di generazione in generazione, è presente con alla guida il principe Anton Von Liechtenstein.

– L’ondata di caldo ha provocato qualche défaillance alle non più giovani signore alsaziane: nei primi tre giorni della manifestazione, non si sono contati i radiatori in ebollizione e le pompe dell’acqua passate a miglior vita.
A risolvere “on the road” i problemi e a vegliare su tutte le vetture sono stati quattro angeli custodi, tre italiani e un inglese; meccanici altamente specializzati, in grado di sistemare tutto ciò che era riparabile al momento, oppure di confortare l’equipaggio appiedato, caricando la vettura su uno dei tre carri-attrezzi al seguito della carovana.

– Per i partecipanti a un raduno è stato davvero fuori dal comune iniziare e terminare una tappa con una traversata in mare, così come grande è stato lo stupore dei portuali e del personale dei traghetti che hanno trasportato le Bugatti sull’Isola d’Elba.
La spiccia efficienza che ha caratterizzato le operazioni d’imbarco ha lasciato il posto a una sorta di riverente tutela di autentici gioielli a quattro ruote: nessuna brusca indicazione ma cordiali cenni su come sistemare le vetture. A lavoro finito, un operatore della linea marittima, mentre osservava ammirato lo spettacolo offerto dalle 119 Bugatti allineate sotto coperta, ha commentato: «Un carico così prezioso, in tanti anni, non lo avevo mai visto; una di queste vale il carico completo di auto che trasportiamo ogni giorno».

 

International Bugatti Meeting 2009 | 23-30 Maggio 2009

Il “raduno del centenario”, come tutti hanno chiamato il Bugatti International Meeting, sarebbe di sicuro piaciuto al festeggiato, Ettore Bugatti, a cominciare dall’ambientazione maremmana, che ricordava quella dell’Alsazia, con strade tra vigne e colline.

 

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